29 febbraio 2016

Zuppa di orzo e daikon per il Calendario del Cibo Italiano


Oggi inizia un'altra settimana per il Calendario del Cibo Italiano, dedicata alle zuppe e minestroni, ce ne parla ampiamente Giorgia nell'articolo di presentazione della Settimana delle zuppe e minestroni sul sito Aifb.
Si può partecipare fino alla mezzanotte di domenica 6 marzo, pubblicando una ricetta sul proprio blog (seguendo le regole del Calendario del Cibo) e linkandola poi nei commenti all'articolo sul sito Aifb.

Per chi volesse provare una zuppa nuova o prendere qualche spunto, qui sono riunite tutte le ricette arrivate nella prima sfida 2016 dell'Mtchallenge dedicata proprio alle zuppe.

Avevo provato un paio di anni fa questa ricetta, che ha messo d'accordo tutti (come per la recente Soupe Joumou, che è diventata un appuntamento quasi settimanale), anche se seriamente dubitavo che sarebbe piaciuta così tanto. Ora dovrei fare la prova del nove e riproporla, per vedere se era stato solo un abbaglio o pura bontà.
Ho scoperto questa grossa radice, come la chiamano i giapponesi, seguendo e leggendo i libri di Marco Bianchi (e non voglio aprire nessuna polemica pro o contro il personaggio, mi sono ricreduta anche io su varie cose, ma non vedo perchè dissacrare il buono che comunque può aver dato, almeno inizialmente).
E' stata una piacevole sorpresa, doppia perchè, come dicevo, è piaciuta molto anche ai palati esigenti dei miei uomini (e non ci avrei mai scommesso il più piccolo cent! :-) e fa parte di quegli alimenti salutari a cui dovremmo affidarci sempre più spesso per regolare al meglio la nostra alimentazione.
Ora cercherò/imparerò ad utilizzare questo ravanello fuori misura anche in altre preparazioni, fa così bene che conviene approfittarne.

Il daikon (in giapponese 大根  - grossa radice, nel Regno Unito e in Asia continentale chiamato mooli) è un ravanello bianco gigante (Raphanus sativus) originario dell'Asia orientale, presente nella cucina coreana, cinese, filippina, vietnamita e indiana.
Ma è in Giappone dove viene maggiormente usato, essendo l'ingrediente principale di moltissimi piatti. Il più comune è l'aokubi-daikon, sempre a forma di carota gigante, di circa 20/35 cm di lunghezza e 5/10 cm di diametro.
E' un ottimo diuretico e drenante del fegato, spesso preferito per eliminare l'eccesso di acqua nei tessuti, ed agisce come bruciagrassi naturale. Per questo è spesso indicato in accompagnamento ad alimenti fritti. 
E' un alimento a bassissimo contenuto calorico, ma ricchissimo di vitamina C (da Wikipedia).

E la zuppa è veramente facile e super veloce, conviene approfittarne!



 zuppa orzo daikon


Per 4/6 persone:

300 g di orzo *
mezza radice di daikon a cubetti
2 carote a rondelle
1 cipolla rosse affettata fine
3 cucchiai di concentrato di pomodoro
olio extravergine di oliva
brodo vegetale o dado vegetale homemade
prezzemolo tritato

* non ne avevo abbastanza, ho fatto metà orzo e metà riso integrale


Mettere le verdure in una casseruola insieme all'orzo e al concentrato di pomodoro.
Aggiungere un litro e mezzo di brodo (o acqua), un pochino di dado e sobbollire per 40/50 minuti.
Le verdure non devono stracuocere.
Condire con un filo di olio e un picolo trito di prezzemolo al momento di gustare la zuppa.


6 commenti:

Unknown ha detto...

Molto originale. Purtroppo qui il Daikon non lo trovo altrimenti l'avrei provata subito. Grazie Erica

Cindystar ha detto...

Grazie, Erica. Non so dove abiti, ma hai provato nei negozi di alimenti naturali?

Giorgia ha detto...

Cara Cinzia, prima o poi te la copierò. Pur conoscendo il daikon non l'ho mai assaggiato, ma se questa zuppa è così buona va provata. Grazie per aver partecipato alla settimana dedicata a Zuppe&Minestroni.

Cindystar ha detto...

Grazie a te, Giorgia, e buon assaggio! :-)

Fabiana Del Nero ha detto...

E pure thailandese!!!!
Sarà che quando mia figlia stava qui mi diceva sempre... che è sta roba???
Ora che abita a Ko Phayam da due anni mangia, tace ed è straordinariamente felice!!!!:)))

Cindystar ha detto...

Grazie, Fabiana, aggiungo allora anche in Thailandia :-))
Ma quanto fa bene mandare i figli all'estero, quanto crescono, in tutti i sensi, anche culinari :-)))

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