30 novembre 2011

Homemade Scialatielli, a typical pasta from Amalfi Coast


 la ricetta in italiano qui

Scialatielli are a traditional homemade pasta, originated in the Amalfi Coast, very similar to tagliatelle.
I had the pleasure to meet Giuseppe , chef at Buca di Bacco in Positano, at his cooking lesson last October and I immediately fell in love (with pasta, not the chef! :-). It was a gloomy and rainy afternoon, perfect time to spend in the kitchen (and what a kitchen!),  the stars and stripes fellows were super (all Americans), endless glasses of chilled sparkling wine (Prosecco) contributed to feel comfortable at once, we soon forgot the rain (and soaked feet) and started the lesson smiling to each other (formal presentations immediately forgotten!).
It's very easy to make this pasta, no need of any pasta machine if you don't have any. In my opinion, you could manage to involve your children too, they will surely have fun and will then be so proud to be able to eat homemade tagliatelle they made with their hands!

scialatielli

Serving 8/10:

600 g remilled durum wheat semolina 
300 g flour 
3 eggs 
1 teaspoon salt 
2 tablespoons extravirgin olive oil 
300 g milk 
1 tablespoon chopped fresh basil or parsley 
a sprinkle of fresh ground pepper, optional

scialatielli dough-impasto scialatielli

- In a large bowl combine flour with salt, basil or parsley and pepper, add milk, oil and beaten eggs and mix weel with a fork, then transfer the mixture onto a working surface when  ingall ingredients are quite amalgamated. Knead a little bit and then let the dough rest covered by a bowl for at least half an hour at room temperature.- In the kneader: pour flour, salt, basil or parsley and pepper in the bowl, add milk little by little, oil and beaten eggs and mix at medium speed until well amalgamated and homogeneous. Then transfer the dough  onto a working surface and let it rest covered with a bowl for at least half an hour at room temperature.
 making scialatielli-facendo gli scialatielli

- Take a piece of dough at a time, spread it lightly with your fingers first and then with a rolling pin to a thickness of about 5 mm. Always work on a floured surface with semolina. Roll the disk of dough (do not forget to put more semolina on the pastry too so it won't stick) and using a knife or a spatula cut the rolled dough into strips about half an inch wide. Arrange the noodles on special pasta grids or on a kitchen towel dusted with semolina.
 making scialatielli-facendo gli scialatielli

- If you have a pasta machine, roll a little piece of dough at a time, up to 15 cm. long, 5 mm. thick (always do not forget to put more semolina on the pastry too so it won't stick to the machine), then roll each and cut into strips about half an inch wide with a knife or a spatula . Arrange the noodles on special pasta grids or on a kitchen towel dusted with semolina.- Cook scialatielli in plentiful boiling salted water, about 5 minutes, and season at your pleasure: basil pesto as we enjoyed , or ca pummarola n'coppa as they say in Naples (easy tomato sauce), or else a super chic seafood sauce. 
making scialatielli-facendo gli scialatielli 
working all together @ Buca di Bacco

We celebrated St. Martin's Day a few days ago (11.11.2011) and I made scialatielli with parsley and served with a delicate sauce (butter and a little fresh cream) with fresh porcini mushrooms (but unfortunately no pics, too many guests to be served! :-)


This recipe is my personal entry to WHB # 312 English edition
hosted by Rinku from Cooking in Wincester  
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events.

Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

Black & White Wednesday - Week # 21

My favorite place in the world,
my favorite hotel in there.

An awful rainy day brightened up
by a funny cooking class in the super kitchen of the hotel:
chef Giuseppe showed us how to make Scialatielli

making scialatielli

Enjoying making pasta while drinking lovely Prosecco!


Thanks to Daniela, Faith & Bob, Vera & Gary, Rebecca & Matt, Key & David,
nice entertaining companions in this adventure!


This picture goes to Susan from The Well-Seasoned Cook for BWW,
the successful weekly culinary photo event she launched a few months ago.



See you next week!

29 novembre 2011

Gli Scialatielli, le tagliatelle del Sud

 English recipe here

Gli Scialatielli sono un formato di pasta tradizionale fatta a mano, tipica della Costiera Amalfitana, potrebbero essere chiamate le tagliatelle del Sud (o del Fud? :-).
Ho avuto il piacere di vederli fare in presa diretta da Giuseppe , chef del ristorante della Buca di Bacco di Positano, e me ne sono subito innamorata. Era un pomeriggio uggioso e piovoso da far paura, ma trascorrere qualche ora in una cucina superefficiente (e che cucina!), in allegra compagnia a stelle e strisce, con interminabili brindisi di Prosecco bello fresco, sotto la supervisione di uno chef verace, ha fatto dimenticare la pioggia (e i piedi inzuppati) e tornare il sorriso già dopo il cin cin di inizio e le presentazioni ufficiali.
E' una pasta molto facile da fare, non è necessaria la macchina per tirare la sfoglia dal momento che si può fare benissimo e velocemente un pezzettino alla volta. Secondo me anche i bambini più grandicelli si divertiranno e saranno poi orgogliosi di poter mangiare dei quasi spaghettoni fatti con le proprie mani.
Ed è proprio per questo ultimo motivo che dedico questa ricetta a Paola e Fiorella, le responsabili della Cooperativa Sociale Gulliver di Borghetto Vara, che si prende cura di anziani, disabili e bambini, così fortemente distrutta dall'alluvione di fine ottobre (ne avevo parlato qui). Tutte le ricette raccolte da Patrizia verranno poi riunite e stampate in un libro che verrà messo in vendita poco prima di Natale, destinando il ricavato ai piccoli delle case famiglia.
C'è tempo ancora fino a domani a mezzanotte per mandare la propria ricetta a Patrizia, per chi volesse aiutare con un piccolo gesto questo è l'Iban:

IT30X0617549720000000546980 - Banca carige Ag. 394
pro alluvione Borghetto coop. sociale Gulliver

Scialatielli

IMG_7185

Per 8/10 persone:


600 g di semola di grano duro rimacinata
300 g di farina
3 uova
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
300 g di latte
1 cucchiaio di basilico fresco o prezzemolo fresco tritato
a piacere una grattata di pepe

scialatielli dough-impasto scialatielli

- In una ciotola mescolare le farine col sale, il basilico/prezzemolo ed il pepe, aggiungere il latte, l'olio e le uova sbattute ed con la forchetta iniziare ad impastare, trasferendo il composto sulla spianatoia quando gli ingredienti si sono quasi tutti amalgamati. Dare una breve menata e poi lasciare riposare a campana (coperto da una ciotola) per almeno mezzora a temperatura ambiente.
- Nell'impastatrice: mescolare le farine col sale, il basilico/prezzemolo ed il pepe, aggiungere a filo il latte, l'olio e le uova sbattute ed impastare a velocità media. Trasferire poi sulla spianatoia e lasciare riposare l'impasto coperto da una ciotola per almeno mezzora a temperatura ambiente.

making scialatielli-facendo gli scialatielli

- Prendere un pezzetto di impasto alla volta, allargarlo dapprima leggermente con le dita e poi tirando la sfoglia col matterello fino ad uno spessore di circa 5 mm. Lavorare sempre su una superficie infarinata di semola. Arrotolare il disco di pasta (non dimenticare di mettere ancora semola in modo che non si attacchi) e con un coltello o con la spatola da impasto tagliare in strisce di circa un centimetro di larghezza. Disporre le tagliatelle sulle apposite griglie da pasta o su un canovaccio spolverato di semola. 

making scialatielli-facendo gli scialatielli

- Se si possiede una macchina per la pasta, tirare un pezzetto di pasta per volta fino ad ottenere una sfoglia lunga 15/20 cm. e dello spessore di mezzo centimetro, quindi, senza dimenticare di mettere ancora semola sulla sfoglia, arrotolarla e con un coltello o con la spatola da impasto tagliare in strisce di circa un centimetro di larghezza. Disporre le tagliatelle sulle apposite griglie da pasta o su un canovaccio spolverato di semola.
- Cuocere gli scialatielli in abbondante acqua salata per circa 5 minuti e condirli a piacere: dal semplice pesto al basilico (come ce li ha fatti assaggiare lo chef Giuseppe), o ca pummarola n'coppa, ad un più raffinato ma caratteristico sugo con frutti di mare. 

making scialatielli-facendo gli scialatielli
tutti insieme al lavoro

Alla nostra cena di San Martino li ho fatti col prezzemolo e serviti con un sugo delicato (burro e poca panna fresca) con funghi porcini freschi raccolti nei boschi di Pimonte, che sovrastano Castellammare di Stabia ... binomio perfetto! (no foto perchè ... troppi ospiti da servire! :-)



... e il filo invisibile ancora si dipana, si allunga e continua il suo  viaggio ... prossima tappa Roma! ...


Questa ricetta partecipa all'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, per la regione Campania ospitata da Lo di Galline 2nd life.


28 novembre 2011

Weekend Herb Blogging # 312 chez moi!


Questa settimana dal 28 Novembre al 4 Dicembre
ospiterò il Weekend Herb Blogging # 312 edizione italiana.


Cos'è il Weekend Herb Blogging?

Il Weekend Herb Blogging è una raccolta settimanale di ricette e/o note informative sulla miriade di prodotti vegetali che ci circondano, siano essi fiori, piante, frutti, semi, alle volte davvero inusuali ed inaspettati.
E' nato in America quasi per caso nell'ottobre del 2005 dalla mente creatrice di Kalyn di Kalyn's Kitchen, potete trovare tutta la storia qui. Questo evento è diventato sempre più popolare di anno in anno grazie ai tanti bloggers partecipanti che, con le loro ricette e i loro posts, arrichiscono la propria cultura culinaria riguardo al mondo vegetale, in qualunque forma esso si presenti. Ed è proprio questa la peculiarità dell'evento: riuscire ad acquisire più conoscenza e dimistichezza sulla cucina con i vegetali.
Dal novembre del 2008 Haalo di Cook (almost) Anything At Least Once è la nuova infaticabile "direttrice" di questo evento settimanale, di cui potete trovare tutte le raccolte settimanali qui. Da fine novembre Bri cura l'edizione italiana, potete dare un occhio alle raccolte settimanali qui.
Personalmente lo seguo da un paio d'anni, ospitando anche svariate edizioni in lingua inglese (WHB#184 - WHB#205 - WHB#221 - WHB#241 - WHB#258).
Da quando esiste anche la versione in italiano, sono stata padrona di casa col WHB#266, il WHB#276,  il WHB#290 ed il WHB#305 per entrambe le versioni, e col WHB#270 e WHB#281 per la sola edizione italiana.
Questa settimana sono la vostra ospite per l'edizione italiana, e spero che il mio entusiasmo per questo evento possa contagiarvi e portarvi ad unirvi alla banda!
Non pensate sia una cosa difficile o stressante, potete dare un'occhiata ai miei vecchi post per rendervi conto personalmente che anche la ricetta più semplice può essere apprezzata o addirittura di aiuto e/o ispirazione per qualcuno!

Come si partecipa?

E' molto semplice, divertente ed istruttivo, soprattutto quando a fine settimana si legge la raccolta finale, c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire o imparare!

- Le partecipazioni devono essere pubblicate appositamente per il Weekend Herb Blogging, ciò significa che non possono partecipare contemporaneamente ad altri eventi in corso.
- Lo scopo di questo evento è appunto quello di portare a conoscenza sempre più diversi modi di utilizzare in cucina i prodotti vegetali, per cui saranno accettate solo:
* Ricette dove uno degli ingredienti principali è un' erba aromatica, frutta (anche quella secca), fiore, verdura, seme, cereale o vegetale.
* Post informativi su un determinato ingrediente vegetale, fornendo anche qualche nota sul suo utilizzo in cucina.
Ovviamente si può optare anche per un post che contenga entrambe le cose.
- Il post deve contenere la frase Weekend Herb Blogging, il logo dell'evento, un link all'ospite della settimana e al suo blog (in questo caso a me), un link ad Haalo (organizzatrice in carica), a Kalyn (fondatrice) e a Bri, organizzatrice italiana.
- Si può utilizzare una ricetta vecchia ma riscrivendola in un post nuovo seguendo le indicazioni date.
- Anche chi non ha un blog può partecipare, spedendomi la ricetta via mail, con tutte le informazioni richieste e una foto allegata.
- Il post va poi spedito via mail a cmc(@)cindystar(.)it indicando WHB#312 come oggetto ed aggiungendo i dettagli seguenti:
  • Nome:
  • Nome del Blog/URL:
  • URL del post:
  • Località:
  • Foto: 300px
Si può postare in qualsiasi momento della settimana, facendo però attenzione che la mail arrivi entro:
  • Domenica ore 15 - Utah
  • Domenica ore 21 - Londra
  • Domenica ore 22 - Roma
  • Lunedì ore 8 - Melbourne
La raccolta verrà poi pubblicata lunedì sera 5 dicembre.

Non esitate a contattarmi per qualsiasi dubbio o timore, sarà mia premura rispondervi al più presto.
E se vi venisse voglia di ospitare un'edizione del WHB in italiano contattate Brigida a briiblog(@)gmail(.)com.

Vi aspetto! 

Ieri era la prima domenica di Avvento, siamo quasi entrati nello spirito del Natale, la prima candela è stata accesa, le strade e le piazze delle città iniziano ad accendersi di mille lucine, le vetrine dei negozi si addobbano con ghirlande ed alberelli, i bar e le pasticcerie sono  un tripudio di pandori e panettoni ... a giorni inizierò  anche io a rendere più accogliente e festosa la mia casa, il mio blog si è incorniciato di rosso e mostra già i primi fiocchi di neve ... e ieri, un lungo filo invisibile e resistente, partito da Genova,  passando dalla Franciacorta per poi approdare sui navigli a Milano, ha unito i cuori, le mani, i pensieri di alcune di noi, dando vita e concretezza ad un'idea che se sembrava strampalata e stralunata ad inizio settimana, in pochi giorni è riuscita a contagiare entusiasticamente gli animi e le menti, producendo una valanga (nel vero senso della parola) di leccornie decorative che hanno fruttato un salvadanaio pieno zeppo di piccoli sogni e desideri che presto saranno felici realtà per 20 splendidi bambini.

26 novembre 2011

Domani sui Navigli a Milano ... scorre tenace ed impavido il filo della solidarietà!


Domani 27 novembre dalle 9.30/10 alle 18/19 un gruppo di ardite fanciulle della rete sarà sul ponte del naviglio grande (Ripa di Porta Ticinese, fronte Darsena - Corso Gorizia angolo Alzaia Naviglio Grande) per raccogliere le vostre offerte destinate ai bambini di Rocchetta Vara in cambio di allegre decorazioni natalizie (senza permesso per vendere cibo, i biscotti ed il pane si sono trasformati in festose decorazioni).
Il ricavato sarà interamente devoluto alla Cooperativa Gulliver di Borghetto Vara per la ricostruzione delle due case famiglia recentemente distrutte dall'alluvione di un mese fa (ne avevo parlato qui).
Da quel giorno, un tam tam feisbucchiano e bloggeriano ha chiamato a raccolta un nutrito gruppo di giovani (ed anche più attempate) simpatiche ragazzuole che si sono adoperate con tutti i mezzi a loro  disposizione per diffondere l'iniziativa di solidarietà lanciata da Patrizia. 
Questo mercatino natalizio è la prima uscita ufficiale allo scoperto del gruppo per far conoscere la realtà attuale delle case famiglia distrutte dalla forza devastante dell'acqua e del fango (da Lydia le foto del disastro) e diffondere la richiesta di aiuto concreto e spassionato per questi 20 bambini/ragazzi rimasti senza casa, senza vestiti, senza libri, senza giochi, senza nulla di nulla.
Le nostre amiche bloggers sfideranno il freddo, l'improvvisazione, le sofferte imposizioni sanitarie/burocratiche, la concorrenza sicuramente più shopping-osa per offrire, insieme ad un sacchettino di decorazioni, un sorriso, una parola allegra e scanzonata, un pensiero dolce ed affettuoso ad ogni piccolo grande bambino  di Rocchetta Vara.

E allora, venghino siori, venghino, alla fiera dell'est-imabile carrozza gioiosa di cotante madame fantasiose del web! Accorrete numerosi, per non perdere neanche un sorriso (e forse pure una lacrimuccia di gioia) che potrà nascere da un vostro piccolo grande gesto generoso e solidale.

i miei alberelli di pane - i biscottini di panpepato di Diletta
le campanelle di Reb 

 gli alberelli e le stelle glassate di Sarah
le corone di Virginia - i lebkuchen di Daniela

 le paste di melig e le frolle di Lydia, Patrizia, Benedetta, Alice, Simona

 i portatorte e le borse di Stella - i bijoux di Francesca 



"Nessun uomo è tanto alto come quando si piega per aiutare un bambino"

24 novembre 2011

Happy Thanksgiving!



Happy Thanksgiving!


tavola san martino 2011


 To all my dear American blog friends,
just to say a few,

to Faith & Bob, Vera & Gary, Rebecca & Matt, Key & David,
(with the promise will post soon about our funny cooking lesson @ Buca di Bacco),

my best wishes to you and your families,
hope you are having a wonderful time as we'll soon have too:
it's time to say welcome to the positive and active Sagittarius!


Enjoy your turkey!

mr. & mrs. turkey

Persimmon Chutney - WHB # 311

 la ricetta in italiano qui

I haven't been making chutneys for a long time, actually my men are no so keen on strong, hot, spicy flavors, they prefer (like most Italian men :-) more traditional and popular dishes,  as pasta and meat, especially BBQ, which I can say is my vacation from the kitchen as (luckily!) they personally deal with the marinade and cooking!This chutney recalls for a quite unusual ingredient, persimmons, enjoyable only in this season. But how beautiful are the naked trees with all those brilliant orange spots? They bring joy and happiness at first sight even on those long gray days muffled by the fog (although where I live over the lake the sun always shines! :-). But sometimes persimmons are less appreciated because once on the table their texture and taste do not suit everyone (including me). 
So, combined with other fragrances and aromas they magicaly become important and enjoyable: this chutney is very nice served with roast meat or bollito (boiled meat), but also with a lovely platter of cheese, salami and ham.

chutney cachi


For about 700 g of chutney (a couple of jars):

400 g persimmons
100 g brown sugar
1 apple, peeled and diced 
4 dates, pitted and cut into 4*
1 red onion, sliced ​​
1 chili
1 teaspoon freshly grated ginger
1 dl white wine vinegar
1 dl water

* I had not dates at home and replaced with 60 g jumbo raisins, lightly soaked in warm water for 15 minutes, then drained, squeezed and chopped.


chutney cachi

Peel persimmons and put in a saucepan with apple, onion, dates, chili, ginger, sugar, vinegar and water. Bring to a boil and cook over medium heat for 30 minutes, until thickened. If you prefer a softer chutney, just let cook for a few more minutes, adding a little water.

chutney cachi 



This recipe is my personal entry to WHB # 311 English edition
hosted by Bri from Briggishome.   
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Bri for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

23 novembre 2011

Chutney di cachi - WHB # 311

 English recipe here

Era tanto che non facevo chutneys, in casa i miei uomini non sono così inclini a sapori forti, speziati, piccanti, preferiscono (come la maggior parte degli uomini italiani :-) sapori più tradizionali, popolari e semplici: pastasciutte e carne, specialmente alla griglia ... che non mi dispiace neanche fare (a  parte il lato economico :-) perchè per me è quasi una liberazione, dal momento che si occupano personalmente della marinatura e cottura!
Ma parlavo di chutney, questa volta con un  ingrediente forse insolito, il caco, bellissimo sulla pianta nuda nel suo bel colore vivace che mette allegria anche nelle giornate grigie e ovattate dalla nebbia (che in questi giorni sta flagellando tutto il nord Italia, ma qui sul lago il sole splende sempre! :-), meno apprezzato una volta in tavola perchè è un frutto particolare che non piace a tutti (me compresa).
Ma quando ho letto questa ricetta sul numero di novembre de La Cucina del Corriere della Sera (una rivista che mi piace moltissimo) non ho avuto esitazioni ed ho pensato che così agghindato sarebbe piaciuto anche a me ... e così è stato, facile e veloce da preparare, un vasetto subito in tavola e l'altro in dono ad una cara amica che più indiana di lei non ce n'è!
E' un ottimo compagno per arrosti e bolliti, ma secondo me potrebbe fare la sua ottima figura anche su un bel tagliere di formaggi e salumi.

chutney cachi

Per un paio di vasetti, circa 700 g di chutney:

400 g di cachi
100 g di zucchero di canna
1 mela, sbucciata e a cubetti
4 datteri * (snocciolati e tagliati in 4)
1 cipolla rossa a fettine
1 peperoncino fresco a fettine
1 cucchiaino di  zenzero fresco tritato
1 dl di aceto di vino bianco
1 dl di acqua

* non avevo datteri in casa e li ho sostituiti con 60 g di uvetta jumbo, leggermente ammollata in acqua tiepida per 15 minuti, poi scolata e strizzata e tagliuzzata

chutney cachi

Sbucciare i cachi, togliere eventuali impurità e metterli in una casseruola con la mela, la cipolla, i datteri, il peperoncino, lo zenzero, lo zucchero, l'aceto e l'acqua. Portare ad ebollizione e cuocere a fiamma media per 30 minuti, facendo asciugare la preparazione. Se preferite, invece, un chutney più morbido, basta lasciarlo cuocere qualche minuto in pià aggiungendo altra acqua.

 chutney cachi




Questa ricetta partecipa al WHB # 311
ospitato da Brigida di Briggishome.   
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Bri for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!


Questa ricetta partecipa (forse) alla raccolta di About Food "Cachi & Melagrana"

20 novembre 2011

Onion Pudding with Cheese Fondue and Mushrooms - WHB # 310

la ricetta in italiano qui

A pudding to be served ... as a starter! :-)
A nice hors d'oeuvre, perfect for the season, you can prepare a little in advance (in the morning for the evening), just leave in the molds and then warm up in the oven before serving.
Multiple variations to enhance the sweetness and softness of this pudding: we enjoyed it with a creamy fondue with mushrooms, in his cooking class about onions Gianfranco served it with roasted pumpking and crispy shrimps, it would be great for lunch with an easy salad, and if you are lucky enough to find good truffles at good bargain that will be the perfect crown to be worn on top!

budino cipolle con fonduta taleggio funghi trifolati-whb310

For 4/5 disposable aluminium molds:

350 g onions, white or golden, finely sliced ​​
140 g mascarpone
2 eggs
30 g parmesan
extra virgin olive oil
salt/pepper

facendo budini cipolle

- Cook onions in a little olive oil on low heat and covered, if necessary add a little water, until very soft. Season with salt and pepper, let cool. 
- Put onions in a blender with mascarpone and parmesan (if desired add some grated nutmeg) and mix well. 
- Pour into well buttered molds and bake at 160° for 25/30 minutes, they must remain golden (not like mine, I forgot some minutes more in the oven and they got too much colored! :-). While in the oven puddings will rise and then low again while cooling.
- Let cool and then gently remove from the mold and serve with the fondue.

Cheese and mushroom fondue 

milk
150 g taleggio/quartirolo/sweet gorgonzola
leftover mushrooms, cut into small pieces

Place diced cheese (the smallest pieces the faster will melt) in a bowl and cover with a little milk, leave to rest a couple of hours. Then transfer to a saucepan and let the cheese melt over low heat, stirring, so that it does not stick. Off the heat add mushrooms. If you like a richer a fondue add an egg yolk and a tablespoon of parmesan cheese (off the heat). Mushrooms can be replaced with other vegetable (diced grilled peppers, stewed leek) or fried bacon. Or just serve the cheese fondue itself.

budino cipolle con zucca e gambero crocccante
With pumpkin & crispy fried shrimp: 

200/250 g diced pumpkin 
8/10 shrimp code
8/10 slices of bacon
1 small shallot, finely chopped
extra virgin olive oil
salt/pepper

Sauté the shallot in a little oil, add the pumpkin and cook until tender but firm, adding a little vegetable stock. Season with salt and pepper. Wrap each shrimp in a slice of bacon and fry in a skillet. Serve the pudding with pumpkin and a couple of crispy shrimps on top.


budino cipolle con fonduta taleggio funghi trifolati-whb310



This recipe is my personal entry to WHB # 310 hosted by
  Cristina from La cucina di Cristina
both Italian and English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Bri for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

Budino di cipolle (con fonduta di taleggio e funghi) - WHB # 310

English recipe here

Sono di animo tenero e mi commuovo facilmente, anche rivedendo film datati non particolarmente romantici ma che magari hanno lasciato un ricordo significativo per un particolare momento emozionale vissuto con intensità. 
Facilmente mi commuovo anche a tavola, quando ritrovo sapori e profumi che ricordano momenti gioiosi e spensierati, luoghi cari e gelosamente custoditi nel cuore, specialmente della bella goventù andata.
Ma ancora più facilmente mi commuovo in cucina, quando mi ritrovo a pelare e tagliare a velo una montagna di cipolle (e non c'è mandolina che aiuta abbastanza! :-) ... sì, perchè per fare questa bontà di tortini (o budini come li ha chiamati Gianfranco nel suo recente corso sulle cipolle), la dose sufficiente per le mie bocche da sfamare è almeno doppia, se non tripla!
Ma il sacrificio vale la pena, anzi, le lacrime infinite versate, perchè la tenera bontà di questo budino ripaga la fatica dell'affettamento.
Si possono preparare leggermente in anticipo (la mattina per la sera, per intenderci) lasciandoli negli stampi e riscaldandoli in forno prima di servirli.
Io ho preferito abbinairli alla cremosità di una crema, Gianfranco li ha presentati accompagnati da una dolce zucca impreziosita da un gambero croccante.



budino cipolle con fonduta taleggio funghi trifolati-whb310


Per 4/5 stampini monodose in alluminio:

350 g di cipolle, bianche o dorate, a fettine
140 g di mascarpone
30 g di grana
2 uova
olio extravergine di oliva
sale/pepe

facendo budini cipolle

- Cuocere le cipolle in un filo d'olio a fiamma bassissima e con coperchio, se necessario aggiungere un goccio di acqua al bisogno, finchè ben appassite e morbide. Salare e pepare, far raffreddare.
- Mettere nel frullatore le cipolle insieme al grana e al mascarpone (se piace aggiungere una grattatina di noce moscata) ed amalgamare bene.
- Versare negli stampini ben imburrati e cuocere a 160 ° per 25/30 minuti, devono rimanere dorati (non guardate il mio nella foto perchè ho maldestramente prolungato la cottura :-). E' normale che nella cottura i budini si gonfino e poi durante il raffreddamento si riabbassino.
- Lasciare intiepidire e poi estrarli dallo stampo (passare la lama di un coltello tra il budino e la parete dello stampo per aiutarsi) e servirli con la fonduta, ma anche accompagnati da una semplice insalatina.

Fonduta di taleggio e funghi

latte
150 g di taleggio/quartirolo/gorgonzola dolce
un avanzo di funghi trifolati, tagliati a pezzetti piccoli

Mettere il formaggio tagliato a cubetti piccoli (si scioglieranno prima) in una bacinella e coprire con latte a filo, lasciare riposare qualche ora. Trasferire poi in un pentolino e lasciare sciogliere il formaggio a fiamma bassa e mescolando, in modo che non attacchi. Fuori dal fuoco aggiungere i funghi. Per fare una fonduta più ricca si può aggingere (fuori dal fuoco) un tuorlo d'uovo ed un cucchiaio di grana. I funghi si possono sostituire con un'altra verdura (peperoni grigliati e poi cubettati, porri a julienne stufati) oppure con cubetti di pancetta saltata in padella. Oppure si può servire la fonduta semplice.

budino cipolle con zucca e gambero crocccante

Con zucca arrostita e gambero croccante:

200/250 g di  zucca decorticata a cubetti
8/10code di gambero
8/10 fettine di pancetta
1 scalogno piccolo tritato finemente
olio extravergine di oliva
sale/pepe

Rosolare lo scalogno in un filo di olio, unire la zucca e portare a cottura, unendo un pochino di brodo vegetale. Salare e pepare. Avvolgere ogni gambero in una fettina di pancetta e rosolarli in padella. Servire il budino con la zucca intorno ed un paio di gamberi croccanti sopra.

budino cipolle con fonduta taleggio funghi trifolati-whb310




Questa ricetta partecipa al WHB # 310 ospitato da
 Cristina del blog La cucina di Cristina 
sia nell'edizione Italiana che Inglese.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
and to Bri for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

16 novembre 2011

Black & White Wednesday - Week # 19


An apple a day keeps the doctor away
Apple in the morning - Doctor's warning
Roast apple at night - starves the doctor outright
Eat an apple going to bed - knock the doctor on the head
Three each day, seven days a week - ruddy apple, ruddy cheek


apples on  wooden shelf
Apples in Bellavista 

delicious and crunchy
 low in calories
good quantities of vitamin-C and beta-carotene
good source of B-complex vitamins
Adam and Eve's forbidden fruit


Annurca Apple or Melannurca
annurca apple

Also named "queen of apples", is a Geographical Protected product of Italian fruit from Campania and is the only apple originated in southern Italy. Small sized. This apple needs a period of redness after collecting: it is placed  over straw mats (melai) on which the fruits are arranged in lines, exposing to light the less redcolored side.

red stark apple
crisp and juicy, with a flavour that is reminiscent of berries,
mostly cultivated in Sudtirol (Trentino Alto Adige), Italy.


This picture goes to Susan from The Well-Seasoned Cook for BWW,
the weekly culinary photo event she recently launched.



See you next week!


15 novembre 2011

Un altro aiuto (concreto) per Genova

Un piccolo grande sogno inseguito nel tempo e finalmente realizzato, una furia devastatrice che in pochi minuti  lo riduce ad un ammasso fangoso spazzando via ogni pur debole speranza di ricominciare.
E' quanto è successo a Chiara di Tocco e tacchi, che non conosco personalmente ma che da ieri è prepotentemente nei miei pensieri. Insieme a Claudia aveva appena aperto a luglio un piccolo ristorante: la sua "Officina di cucina".
Sono momenti di tristezza, sfiducia, desolazione, abbandono, desolazione, stanchezza, sconforto totali quando vedi che il tuo grande impegno e lavoro, la tua totale dedizione perchè un sogno si tramuti in realtà venga così poi velocemente e rovinosamente ridotto ad un brandello di rifuti inutilizzabili.
E' vero, ce ne sono molte di storie come queste a Genova, ma questa ci tocca un pochino da vicino,  il suo sogno è ancora un sogno nel cassetto per  una gran parte di bloggers, e allora perchè non aiutare Chiara a ricostruirlo come se stessimo dando vita al nostro?
Un gruppo molto attivo capitanato da Babs, Mariachiara Montera, Alessandra Gennaro e Lydia Capasso si è già messo al lavoro ed insieme hanno aperto una pagina - gruppo chiuso - su Facebook che si chiama: Foodblogger per Officina di cucina,  dove ci sono comunicati per il materiale che manca e più precise informazioni di aiuto, già ieri sono stati recuperati piccoli elettrodomestici e forniture di alimenti base grazie all'interessamento di bloggers che hanno coinvolto rinomate aziende del settore.

Questo è il banner creato da Roberta di Cobrizoperla per l'iniziativa. 


Se non avete un aggancio mirato ma volete comunque rendervi utili ed essere partecipi a questo sogno che rinasce, è stato aperto a nome di Chiara un fondo dove si sta raccogliendo denaro per aiutarla con qualcosa di concreto con cui pagare i danni subiti:

IBAN: IT86T0617501410000001648580 
Swift Code: CRGE IT GG 110 (per i versamenti effettuati dall'estero)
 Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO


Da Babs trovate un elenco in continuo aggiornamento per le urgenze, ma per dettagli più precisi meglio sempre contattare direttamente le organizzatrici dell'iniziativa per mail o nel gruppo di Facebook.

Grazie ancora per l'attenzione, il passaparola è più che mai necessario in queste situazioni, ed un grandissimo in bocca al lupo a Chiara e Claudia per la rinascita della loro  Officina!

13 novembre 2011

Il gattò di patate di Allan Bay - WHB # 309


 scroll down for English version 


Il gattò di patate è un piatto tipico della cucina partenopea, facile da preparare anche se magari un po' lunghetto per la prevista bollitura delle patate.
Il suo nome deriva dallo storpiamento del francese gateau (torta), da quando nel '700 vennero assunti alla corte dei Borboni e nei palazzi degli aristocratici compiacenti i cosidetti Monsieurs francesi, cuochi di  alto  rango, che influenzarono molto la  cucina dell'epoca.
E' un piatto ricco e sostanzioso, che la fa quasi da padrone in tavola, una fresca insalata sarà il suo giusto accompagnamento. E' preferibile servirlo appena fatto, ma tiepido, però il giorno dopo ripassare le fette in padelle in un pochino di burro/olio le renderà ancora più appetitose con tutta la crosticina intorno, e potrebbero anche diventare saporiti ed insoliti  crostoni per una zuppa di verdura.
Questa versione è del simpaticissimo Allan Bay, pubblicata lo scorso luglio sul Corriere della Sera (qui una dispensa del gastronomo in pdf da scaricare e stampare con tutti i consigli e segreti della pasta e le tecniche di cottura da usare a seconda del tipo di condimento prescelto (sugo cotto, sugo crudo, cottura «a risotto») oltre ad alcune preparazioni-base essenziali per qualunque ricetta, come i soffritti e i brodi).

gattò patate allan bay


Per 6/8 persone:

1,5 kg di patate
4 uova
100 g di prosciutto cotto tritato
75 g di grana grattugiato
75 g di pecorino grattugiato
100 g di mozzarella a fette
100 g di provola a fette
100 g di burro, più qualche ricciolo
un bicchiere di latte, se necessario
prezzemolo tritato
pane grattugiato
sale/pepe

facendo gattò patate allan bay

- Lessare le patate (anche in acqua satura di sale come consiglia la mia amica Anto), sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate (non serve pelarle, la buccia resta magicamente nello schiacciapatate!).
- Unire i 100 g di burro e montare con una frusta per renderlo spumoso. Aggiungere quindi il grana,  il pecorino, il prosciutto, 4 tuorli e una manciata di prezzemolo. L'impasto non deve essere troppo compatto, se necessario aggiungere mezzo/un bicchiere di latte intiepidito (dipende molto dalla consistenza delle patate). Regolare di sale e pepe.
- Montare a neve 2 albumi ed unirli delicatamente al composto.
- Imburrare una teglia (io ho usato lo stampo a ciambella, ma va benissimo anche una pirofila della forma che più piace) e spolverizzarla col pane grattato, versare metà del composto e livellarlo. Ricoprire con la mozzarella e la provola, quindi coprire con il composto rimanente.
- Livellare bene, cospargere di pane grattato e qualche fiocchetto di burro ed infornare a 200° per circa 40 minuti. Una volta uscito dal forno lasciarlo riposare 20/30 minuti e poi servire (altrimenti è troppo ustionante!).

gattò patate allan bay


Potato Gattò (Gateau)

This savoury cake is a traditional Neapolitan potato dish, easy to prepare although a little scheduled time is necessary to cook potatoes.
The name gattò comes from the French gateau (cake), since in the XVIII century ​​a lot of Monsieurs (so-called French chefs of high rank) were called to work in the royal kitchens of the Bourbon court and in the palaces of the aristocrats, giving a rich influence to the local cuisine.
It is a very sumptuous dish, just a fresh salad aside and your lunch/dinner is complete.
Better to serve freshly made, but lukewarm, and the next day try to put some leftover slices in the pan in a little butter/oil to fry, will be even more appetizing with all the surrounding crust, and could also become unusual and tasty croutons for a vegetable soup.

gattò patate allan bay


Serving 6/8:


1.5 kg potatoes
4 eggs
100 g chopped ham 

75 g grated parmesan cheese
75 g grated pecorino cheese
100 g sliced ​​mozzarella
100 g sliced ​​provola
cheese
100 g butter, plus a few knobs

a glass of milk, if necessary
chopped parsley
breadcrumbs
salt/pepper


 facendo gattò patate allan bay

- Boil potatoes until tender and mash with a potato masher (don't need to peel, the rind remains in the masher).
- Combine 100 g of butter and whip with a whisk to make it fluffy. Then add parmesan, pecorino, ham, 4 egg yolks and a couples of tablespoons of parsley. The dough should not be too compact, if necessary, add half/one glass of lukewarm milk (it depends on the consistency of the potatoes). Add salt and pepper.
- Beat 2 egg whites until soft/almost firm whipped and gently combine into the mixture.
- Butter a baking pan (I used a ring shaped mold, but any shape is welcome!) and sprinkle with bread crumbs, pour half the mixture and level. Cover with  mozzarella and provola, then top with the remained mix.
- Sprinkle with bread crumbs and a few knobs of butter and bake at 200° for about 40 minutes, until golden. Once out of the oven let it rest for 20 minutes and then serve


gattò patate allan bay





This recipe is my personal entry to WHB # 309 hosted by
Anh from A Food Lover's Journey for English edition,
Kris di Tutto a occhio for Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Bri for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

Template Design | Elque 2007