1 dicembre 2008

Ieri pomeriggio a teatro...


PLATONOV di Anton Cechov
con Alessandro Haber e Susanna Marcomeni - regia di Nanni Garella

Con quest’opera il regista Nanni Garella, autore anche della traduzione e dell’adattamento del testo, rinnova il sodalizio artistico con l’attore Alessandro Haber iniziato nel 1992 e, in particolare, prosegue il lavoro di approfondimento sull’opera di Cechov, che, nel 2004 lo aveva condotto alla messinscena di Zio Vanja, spettacolo che aveva messo in luce le doti di Haber come interprete cechoviano. «Il testo originale di Cechov – spiega Garella – ha una struttura che assomiglia più a un romanzo che non a un testo teatrale. Gli stessi personaggi sembrano quelli di un’opera narrativa. Per questo ho colmato le incompiutezze del testo ri­creando nella storia e nei personaggi quella tensione che è invece presente nelle opere della maturità».

Anna, giovane vedova, invita nella sua tenuta un gruppo di persone tra cui spera di trovare chi la solleverà dal peso delle cambiali firmate dal defunto marito. Il creditore Petrin la vorrebbe sposa, in seconde nozze, del ricco Glagol’ev. Tra gli invitati c’è Platonov, maestro in una scuola rurale sposato con Sasa. Cala la sera e Platonov, da sempre innamorato della sua ex fidanzata Sof ’ja (ora sposa del figliastro di Anna) si lascia andare al demone della conquista magnetizzando l’attenzione di tutte le donne, in particolare di Sof ’ja. A tarda notte, ubriaco, cede alla passione che Anna manifesta per lui e si reca da lei eludendo il richiamo della moglie. Sasa, disperata, si sdraia sui binari del treno decisa a morire ma viene salvata in extremis dallo stesso Osip. Abbandonato dalla moglie, Platonov cede al progetto di Sof’ja di fuggire con lei. Ma continuano i colpi di scena e gli intrecci amorosi fino al drammatico.

Bravi gli attori, scenografia molto smilza e povera, storia sempre attuale: intrecci amorosi, corna e bicorna, uomini perdutamente inguaribili "dongiovanni" e donne "perdutamente" ingenue da cascare inevitabilmente ai loro piedi...la storia si ripete, non importa in quale secolo e in quale località...tutto il mondo è paese!

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